lunedì 4 luglio 2016

DEGRADO A ROMA DENTRO LE MURA DI SAN GIOVANNI

Di fronte alla residenza dell'Ambasciata Inglese e nelle strade che la circondano sembra di stare a Beirut o al Cairo. Le Amministrazioni Capitoline passano ma il degrado rimane ed aumenta. 1^ Municipio-EXIT?

Adesso abbiamo i M5S. Faranno qualcosa? Sarà nel loro Raggi-o di azione?

Oggi 4 luglio 2016, su via Carlo Felice sul marciapiede di sinistra verso Piazza San Giovanni é comparso di nuovo il mercatino degli abusivi. La Polizia assente ingiustificato. idem per i Vigili Urbani.

Le strade intorno sono fatiscenti: i marciapiedi  su via Piatti, ormai in terra battuta confinano senza soluzione di continuità con l'asfalto e le buche della strada.

Il palazzo di proprietà della Banca d'Italia é sempre occupato e gli abitanti vivono a spese del Comune, locazione, servizi, di energia elettrica, gas, acqua, raccolta rifiuti?? etc. Non sappiamo se il Comune passa pure il telefonino? Però sulla porta del n.69 ci sono pure le cassette postali. Servizio a domiciliao. Ed il Cittadino paga.... Ed una visitina della Polizia? No'
L'
Ama non raccoglie le immondizie sui marciapiedi - troppo lavoro di gomito per gli spazzini che non esistono più. E se usassero i rifugiati dandogli uno stipendio? Lo fanno in Germania ed in Olanda?



Il Presidente   del "Comitato di quartiere Villa Wolkonsky - Roma Esquilino" denuncia l'assenza permanente delle autorità:

"invio la presente alla Questura di Roma, al Comune di Roma ed al 1 Municipio di Roma sollecitando il concreto riscontro alla richiesta - già da tempo formalizzata - di istituire una postazione fissa della Polizia di Roma Capitale  o dei Carabinieri  a via Carlo Felice vicino ai giardinetti, ove ogni mattina si radunano persone poco raccomandabili e zingari che vendono oggetti di dubbia provenienza.


Molte persone che si lamentano vengono aggredite e minacciate ed allorquando interviene una pattuglia della Polizia o dei Carabinieri questi "signori" scappano e si vanno a nascondere nelle strade laterali, aspettando che i militi vanno via per poi continuare la loro attività illegittima.

La grave problematica si risolve predisponendo una postazione delle Forze di sicurezza in loco oppure una squadra di volontari in pensione dei Carabinieri e/o  delle Forze di Polizia ( N.B. in divisa) in modo tale che la zona venga sempre controllata al fine di inibire l'attività predetta. 

Molti abitanti della zona -da tempo- si adoperano per chiedere l'intervento delle competenti Autorità ma la situazione - ad oggi- non è cambiata ed il degrado incombe in modo palese ed obiettivo, nonostante qualcuno dica che siano stati effettuati dei lavori di rifacimento dei giardini per un importo di oltre 200 mila euro.

Oggi dopo che se ne sono andati ore 12.00:



Ad oggi si è aggiunto il delicatissimo ed urgente problema della sicurezza stradale e della presenza di pericolosissime buche in via Ludovico di Savoia.

La strada risulta chiusa parzialmente proprio per la presenza di tali buche, che risultano essere un pericolo per l'incolumità di tutti coloro che si trovano a passare in zona.
Ciò precisato
                                                 chiedo espressamente 

alla Questura di Roma, al Comune di Roma ed al 1 Municipio di Roma di intervenire e di risolvere le problematiche indicate.
Ringraziando in anticipo e restando in attesa del richiesto riscontro, porgo distinti saluti.

                                 
Presidente del Comitato di quartiere Villa Wolkonsky- Roma Esquilino

sabato 23 gennaio 2016

ALTRO CONSUMO - LA LETTERA A MATTEO RENZI SUL CANONE TV

Alla c.a.
Matteo Renzi
Presidente del Consiglio
Pietro Carlo Padoan
Ministro dell'economia e finanze
Pietro Grasso

Presidente del Senato
Laura Boldrini
Presidente della Camera dei Deputati
Giorgio Tonini
Presidente V Commissione Senato Bilancio
Francesco Boccia
Presidente V Commissione Camera Bilancio

Milano, 27 novembre 2015

Oggetto: considerazioni sulla riscossione del canone Rai nella bolletta elettrica.

Altroconsumo, organizzazione indipendente di consumatori, intende entrare nel
merito delle modifiche previste dall’art. 1, co. 71 – 79 (cd. maxi emendamento alla
legge di stabilità 2016) puntualizzandone le criticità.
Premesso che per Altroconsumo l’abolizione del canone RAI è l’unica scelta
percorribile, la decisione di riscuotere il canone attraverso la bolletta è sbagliata e per
diversi aspetti critica e poco chiara. Azioni di questo tipo, qualora non armonizzate
correttamente con il contesto esistente, sono dannose per la trasparenza e la
semplificazione di tutto il mercato.
Legare il pagamento del canone Rai alla presenza di un contratto di fornitura di
energia elettrica è impensabile perché si dà per scontato che questa presenza sia
prova del possesso del televisore e costringe il consumatore a sobbarcarsi l’onere di
dover dimostrare al Fisco di non possedere un televisore, attraverso
un’autocertificazione.
Si consideri, inoltre, la confusione che comporterebbe per il consumatore avere il
canone in bolletta: la fattura dei consumi di energia elettrica rappresenta lo
2
strumento principale attraverso cui i consumatori rilevano quanto spendono,
analizzano i consumi effettuati e decidono rispetto all’eventuale cambiamento del
proprio fornitore. Per questi motivi deve essere chiara, facilmente comprensibile e
non deve incorporare degli oneri impropri, come il canone Rai: con la bolletta
dell’energia elettrica si paga un servizio, la fornitura di corrente elettrica, che non
riguarda la televisione. Nella bolletta della luce, in più, sono già presenti diversi oneri
fiscali ed è sbagliato che lo Stato pensi di utilizzarla per fare cassa.
Sull’argomento la confusione è tanta e molto probabilmente continuerà ad
aumentare, basti pensare alla previsione che da luglio 2016 saranno addebitate
cumulativamente tutte le rate scadute, quindi 60 euro, mentre i restanti 40 euro,
corrispondenti alle 4 rate residue, avrebbero scadenza mensile. Non si tiene conto,
però, del fatto che le bollette elettriche hanno cadenza bimestrale o anche
trimestrale, che possono ingenerarsi contenziosi con i fornitori con possibile
sospensione del pagamento della fattura incriminata fino alla risoluzione del caso
(normalmente ben oltre la data di scadenza del pagamento) e che, di conseguenza si
figurerebbe come inadempimento anche rispetto alla quota rateo del canone
televisivo, altrimenti pagato regolarmente se non fosse stato legato alla bolletta.
L’art. 76 prevede, poi, che il pagamento del canone avvenga attraverso l’estensione
del mandato di addebito diretto già concesso dal consumatore per il pagamento della
bolletta. Le autorizzazioni già date, o quelle che verranno date, sono quindi estese
per legge anche al pagamento del canone RAI. Peccato che nella norma si faccia
menzione solo degli intermediari finanziari e non anche delle società di
fornitura elettrica: dal 1 febbraio 2014, infatti, la maggior parte degli addebiti diretti
sono passati al sistema Sepa SDD e ciò comporta che le autorizzazioni
all’addebito diretto siano rilasciate in capo alle società di fornitura di energia
elettrica. L’attuale formulazione, quindi, non prendendo in considerazione questo
particolare aspetto, rende la norma inapplicabile. Nella previsione, inoltre, non è
menzionata alcuna informativa al consumatore sull’argomento quando invece è
diritto dell’utente essere informato in modo esaustivo circa la sua facoltà a
revocare l’autorizzazione al pagamento parzialmente o totalmente. È
assolutamente necessario, quindi, che la RAI investa subito in comunicazione nei
confronti degli abbonati. Entro il 15 gennaio 2016 deve inviare a casa degli utenti
una comunicazione apposita che li avverta del cambiamento. Anche la mancanza
del ravvedimento operoso a nostro avviso pone il consumatore in una posizione di
eccessiva debolezza.
Una siffatta gestione del canone Rai appare, quindi, molto complessa e non prende
in considerazione l’attuale mercato dove i consumatori possono decidere di
cambiare fornitore anche più volte nel corso dell’anno, rischiando di zavorrarne la
mobilità e interferendo nel buon funzionamento del mercato energia. Inoltre,
rende la gestione del contenzioso per errori sul calcolo della somma da pagare molto
più difficile. Analogamente anche la gestione del mandato di pagamento in caso di
contestazione della bolletta è più ardua per il consumatore, dovendo bloccare il
pagamento solo per la cifra contestata e non anche per la rata del canone a pena di
vedersi arrivare una sanzione per mancato pagamento del canone Rai.
Costringere il consumatore a sobbarcarsi tutti questi oneri è francamente troppo
laddove questo sistema, pensato per efficientare il pagamento del canone, non è
accompagnato da una riforma strutturale della Rai che ne superi sprechi e
inefficienze che, da tempo, la contraddistinguono.
Per tutti questi motivi, Altroconsumo insieme agli oltre 45.800 consumatori che hanno
firmato la nostra petizione, chiede l’abolizione del canone Rai e un pacchetto di
riforme strutturali serio e sostenibile che possa garantire una tv rispettosa dei diritti
dei telespettatori.
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti ed approfondimenti, si porgono i più
cordiali saluti.
Avv. Marco Pierani

Responsabile Relazioni Esterne Istituzionali

CANONE RAI/TV -UN FURTO DI STATO?

DA ALTRO CONhttps://www.altroconsumo.it/hi-tech/televisori/news/abolizione-canone-raiSUMO:

ABOLIRE IL CANONE


Si pagherà da luglio direttamente in bolletta della luce: 10 rate da 10 euro. Facciamo chiarezza sui dubbi più comuni di questa nuova modalità di pagamento, secondo noi incostituzionale. La nostra battaglia, infatti, per abolire il canone e per una seria riforma della Rai non finisce qui: firma la petizione.

Grazie alla nuova legge di stabilità, a gennaio non arriverà più il tradizionale bollettino precompilato per il pagamento del canone Rai. Il canone infatti si pagherà direttamente nella bolletta della luce a partire da quella di luglio. L’importo verrà spalmato in 10 mensilità da 10 euro l’una, ovvero, in ogni bolletta bimestrale troveremo una maggiorazione di 20 euro per il pagamento del canone: unica eccezione la bolletta di luglio che conterrà anche le maggiorazioni dei mesi precedenti. L’importo da pagare è quindi di 100 euro (più basso delle 113.25 euro degli anni passati).
Tutto chiaro? Assolutamente no, perché le domande che i consumatori si fanno sono parecchie e non sempre con risposte facili. Se ho due case (e quindi due contratti di luce) devo pagare anche due volte il canone? Non ho il televisore, come faccio a non pagare il canone? Chi è esente dal pagamento? Nella sezione Canone in bolletta: i dubbi più comuni, cerchiamo di dare una risposta, per quello che la normativa al momento consente, alle principali domande degli utenti.

Sono un abbonato ad altro consumo e voglio esporre il mio punto di vista sul pagamento del canone RAI/TV sulla base della mia esperienza personale.
 Premesso che il canone si paga per un servizio televisivo di stato, e non per un disservizio come sotto specificato.
Sul terrazzo del nostro condominio ci sono numerose antenne fatiscenti e come consigliere, in Assemblea ho chiesto di farle levare perché abbiamo una antenna condominiale che però non viene adoperata perché fatiscente o perché alcuni condomini hanno una antenna Sky.
Per dare il buon esempio,(contrario alle onde elettromagnetiche) a fine settembre abbiamo fatto il contratto per la connessione in fibra ottica con TIM sull'utenza telefonica intestata a mia moglie. 
Poi abbiamo chiesto la migrazione del contratto SKy (che é avvenuta il 5 di ottobre, mentre quella telefonica il 1^ di ottobre). Da allora per un mese ho cercato invano con almeno 20 telefonate con l'Albania di avere effettuata la migrazione con Sky (Per altro i servizi Sky hanno sempre insistito che facessi il contratto con Fastweb e non con TIM) e a fine di ottobre ha annullato il contratto con Sky ed ho fatto togliere definitivamente tutti i collegamenti via satellite e l'antenna televisiva.
Non sapevamo che ne TIM Vision, ne Netflix ne lo streaming via computer non per permettessero il collegamento con i canali satellitari e quindi con le televisioni di Stato.
Mia Moglie ha pure rottamato la vecchia  televisione Svedese (Bag Olufsen) perché gli attacchi a spina non erano compatibili.
Insomma non possiamo più godere della televisione pubblica perché dobbiamo pagare il canone se lo Stato non ci da il Servizio pubblico ( per quel poco che vale e con esso della pessima pubblicità che permette ai burocrati della RAI TV di pagarsi lauti stipendi ed ai partiti di avere pubblicità gratis?).
Per il solo fatto che abbiamo un televisore neanche di produzione italiana (E' un Sony).
socio altro Consumo 3507482-59

mercoledì 16 settembre 2015

NUOVA ALBA TRAMONTO DELLA SANITA'

Accade in quel di Magione PG. Il Sindaco e Papà hanno sponsorizzato la Residenza Nuova Alba. Cooperative Toscane!
Nuova Alba durante la cura
Nel mezzo delle stradine del Villaggio di Agello di Magione, tra gli alberi di olive al posto di un antico Casale Umbro con annessi fatiscenti, con qualche secolo di onorato servizio nel settore agricolo al ridosso di una piccola collina di sette ettari (erano sette ed hanno facilitato i permessi del Servizio tecnico del Comune per la destinazione sanitaria degli immobili) é comparsa, con la benedizione del sindaco e parenti compresi, la struttura Nuova Alba legata alle Cooperative Toscane Agorà d'Italia.

Indirizzo della Residenza Nuova Alba: Via del Castello o Castellaro Case Sparse  72/B Frazione di Agello di Magione.

Ieri 15 settembre alle ore 17, con l'aiuto di un vicino che ha messo a disposizione un rigoglioso terreno con destinazione agricola per un parcheggio di emergenza, la comunità di Magione e la Società Agorà ha inaugurato le due strutture ad Agello PG.

La cerimonia era mirata a celebrare l'apertura della Comunità Terapeutica "Residenza Nuova Alba. Naturalmente é stata annunciata la presenza delle autorità civili, Sindaco e Giunta più papà e, come da copione, quelle religiose, dei rappresentanti della sanità e dei servizi sociali della Provincia. Forse avranno anche invitato i rappresentanti delle Banche affidatrici (30 milioni di Euro tra il 2011 e 2012 fino al bilancio del 2012 del dopo non c'é certezza).non sembra che le disponibilità siano accresciute. Anzi tra il 2011 ed il 2012 sono diminuiti gli affidamenti ed i bilanci 2013 e 2014 non sono stati pubblicati?
La Comunità Terapeutica e l'Unità di Convivenza si aggiungeranno alle strutture dedicate ai disabili, anziani, minori che la società Agorà gestisce sia in Toscana che in altre regioni. Rosse?


Sono stati chiesti accertamenti alle autorità competenti, sulla la regolarità dei permessi e dei contributi dati dal Comune di Magione alla Società Nuova Alba, alias Agora d'Italia.

Accertamento sul bilancio di Agora, (in particolare del 2013 e del 2014 non messi in rete), sull’agibilità delle strade interpoderali, se siano adatte al transito di veicoli privati diretti alla struttura sanitaria, se la larghezza del passo carrabile sia sufficiente per il passaggio contemporaneamente in entrata ed uscita, se non c’è il pericolo di caduta di alberi
Due alberi secchi
nell’attraversamento del torrente attualmente cementato per far passare la tubazione del metanodotto dell’ENEL GAS, IDRIGAS di Ponte Feliciano . A 100 metri c'é da due anni un impianto di Fotovoltaico di  un km. quadrato. 

Se sia lecita la cessione a privati di una parte di una strada interpoderale, in zona forestale, da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Magione, strada che parte da Agello centro e si divarica dopo 200 metri dal ristorante Rossano sulla destra della stessa strada. Di competenza del Corpo Forestale in quanto implica la chiusura  di una strada di accesso e di uscita in caso di emergenza incendi.
 
A monte della Residenza Nuova Alba la strada interpoderale (che porta anche sotto Agello dalla parte Ovest - Montebuono) risulta picchettata con dei segnali in pietra che indicano le distanze (fotografie n.9)  con la sigla "U" ed é  chiaramente direzionata all'interno della proprietà Nuova Alba .
Detta strada interpoderale non é Comunale e forse é anche una strada segnalata sulle mappe militari per l'uso, senz’altro di competenza del Corpo Forestale.

Risulterebbe che il Servizio Tecnico del Comune abbia concesso che la Residenza Nuova Alba si appropriasse di una strada interpoderale,nel caso, il vicinore (erede Gentili) si troverebbe nella situazione di dover essere espropriato per permettere di ricostruire la strada in discesa sulla sua proprietà, a spese del Comune. Questa è materia della Guardia Forestale. Attualmente il terreno rimasto in agibile per via della pendenza, ma in parte utile per un parcheggio improvvisato. Miracolo!

Una volta privatizzata la strada in discesa da Agello (Rossano), rimane come unica strada di accesso che collega la Residenza Nuova Alba con Agello, la strada che da  Mugnano porta alle pendenze (impervie) di Agello. Questa strada (anche essa interpoderale) parte da Via Costanza, all'interno di Mugnano, non é praticabile verso Agello da più di un auto alla volta. Si consideri poi che  la discesa da Agello é in parte sterrata o mal asfaltata ed impraticabile: via Costanza non é facilmente percorribile neanche in comune di Agello di Magione, perché non é più larga di 5 metri ed i veicoli in salita al passaggio di quelli in discesa si devono accostare sul terreno sterrato.
Tutto il traffico, quindi, si svolgerebbe in direzione di Mugnano (che non é in Comune di Agello), dove esiste un senso unico di via Costanza per la protezione dei cittadini. 

Altrimenti, chi scende, si deve accostare alla formella con il rischio di caderci dentro.
Attualmente persistono numerosi cartelli messi dalla Nuova Alba nel centro di Mugnano per il traffico automobilistico verso la struttura sanitaria.

Problema sanitario: Cassonetti, fossa settica, acque sporche ed acque pulite:
I tre cassonetti messi in bella vista dalla struttura non servono a niente perché il camion dei rifiuti non è mai passato su quella strada e non potrà mai passare partendo dal Comune di competenza che è Agello perché dovrebbe scendere per vie impraticabili per gli automezzi. Un’Azienda Sanitaria inoltre deve essere munita di fossa settica e smaltimento di materiale sanitario e/o eventuali rifiuti tossici, condotto di acqua sporca ed acqua pulita (quest’ultima dovrebbe andare in dispersione sul terreno del  proprietario vicinore (lui lo sa?; la Nuova Alba ha avuto il permesso?).
Di competenza dei NAS, del Corpo Forestale, dei Vigili di Magione, del Servizio, Sanitario Nazionale del Ministero della Sanità)
Strada senza visibilità nei due sensi

Per quale motivo questi permessi sono stati dati all’Azienda Agricola "La Piaggia" di Tondini Emanuele?

Per capire la problematica di accesso alla struttura sanitaria, Agorà/Nuova Alba dichiarano che i posti letto previsti sono circa 22 (Economicamente pochi per un bilancio serio, ma sufficienti per usufruire di contributi), di cui sei per mentalmente disabili ed il resto per disabili semplici.
Se si aggiungono un minimo di 15 persone tra personale medico, infermieri, barellieri, autisti, addetti alle pulizie etc. si va a un totale di 37 vetture, quando ci sono i tempi di visita dei malati.
Si capisce che la strada che porta alle proprietà interpoderali é praticamente di gran lunga insufficiente, specialmente nel periodo dei lavori agricoli, visto che la destinazione della strada é agricola, dalla parola "interpoderale".
Inoltre gli spazzi interni sono stati destinati a giardino. Con numerosi cactus!

La strada di accesso è con finalità agricola "interpoderale privata (forse di utilità pubblica, ma indisponibile a permessi dati dal Comune), traversa di via Costanza, porta alla Residenza Nuova Alba; della strada sono con-proprietari vicinali: Sodalizio San Martino, Dentista Gentili, Nuova Alba ex Emanuele Todini, Bonanno/ Forthomme, e alla fine della strada (impraticabile) entra nei terreni coltivati della Azienda Agricola SMOM.
Tranne Nuova Alba/Agorà sono tutti proprietari agricoli.

La strada interpoderale non é praticabile da ambulanze (vedi foto sopra), e di certo il traffico può essere solo limitato, se non si vuole avere incidenti; la larghezza massima della carreggiata è di 4,5 metri (era più larga ma la R.N.A. ha fatto costruire un metanodotto da ENEL GAS nel 2014 (senza chiedere il permesso agli altri proprietari) che ha coperto con una formella per la raccolta dell'acqua piovana . Come si vede dalle foto fino a luglio 2014 non c'era una formella.
Ruscello transennato senza parapetto

All'altezza del ruscello, che é stato cementato, forse nel momento che la ditta ha realizzato il metanodotto, la strada é di soli 4 mt. di larghezza e le sponde non sono protette  che da un nastro che segnala il pericolo.

Due alberi a ridosso del ruscello sono morti e pericolanti In quel punto la strada non ha visibilità nelle due direzioni perché il livello é di gran lunga più basso (circa due metri e 1/2 allegato) rispetto dal pezzo di strada che congiunge via Costanza.

Per l'inaridamento dei due alberi, ora pericolanti, c''é già stato un sopralluogo della Forestale e dei Vigili urbani. Ma la competenza è anche dei NAS Centro Italia.

Ci si domanda cosa succederà se un'ambulanza si trova bloccata sulla strada?
Ruscello dopo la cura del Metanodotto
Il dislivello tra la strada ed i coproprietari, specialmente il Sodalizio San Martino, che in quel punto ha dei Vigneti e dove fa girare i mezzi agricoli, é tale che non é pensabile un ampliamento.

Inoltre la Società Residenza Nuova Alba non ha mai cercato un accordo con i proprietari "vicinori" per regolare sia il passaggio dei mezzi diretti alla nuova attività sanitaria; su questo utilizzo della strada, c'è una prima denuncia depositata il 27 luglio 2014 negli uffici dell'Arma dei Carabinieri di Magione.

Certo, nel futuro, il Comune di Magione potrebbe farsi carico di asfaltare ed allargare meglio le strade. Ma oggi la situazione è di costante pericolo d’incidenti.

Si dubita che la Nuova Alba abbia i soldi per farlo perché dal Bilancio (L'ultimo pubblicato su internet per l'anno 2012  all. - i seguenti 2013 e 2014 non sembrano pubblicati) dopo un primo entusiasmo delle Banche che hanno messo a disposizione alla Casa madre di Arezzo circa 30 milioni di Euro
E perché é stata messa fuori dai servizi sociali una Cooperativa Sociale senza fine di lucro (ONLUS), che fornisce da tempo i servizi sanitari al Comune con personale umbro, e che conta 4000 iscritti. Competenza dei NAS.  
 

MARINO: FALLIMENTO DI UNA AMMINISTRAZIONE: LA GRANDE BRUTTEZZA

LA GRANDE BRUTTEZZA DELL'AMMINISTRAZIONE DI MARINO

URGENTE- ESPOSTO-DENUNCIA SUL DEGRADO, SULLA PRESENZA DI MALAVITA E SUI PERICOLI CONNESSI PER GLI ABITANTI DEL QUARTIERE-RICHIESTA DI INTERVENTO CONCRETO DELLE AUTORITA’.




Artificial Intelligence (John Cale album)

LA VIVIBILITA’ GENERALE DEL QUARTIERE E SOPRATTUTTO LA SICUREZZA DELLO STESSO HA TOCCATO LIVELLI INFIMI (N.B. 1 MUNICIPIO- ZONA VIA BIANCAMANO-EMANUELE FILIBERTO-CARLO FELICE- E DINTORNI).

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LUNGO VIA CARLO FELICE E VIA BIANCAMANO SI POTEVA CONSTATARE UNA INFINITA’ DI ZINGARI CON CARRELLI ED "ALTRI PERSONAGGI MOLTO POCO RASSICURABILI" CHE SOSTAVANO IN PROCINTO DI ANDARE A VENDERE LE "LORO COSE".

E' STATA DERUBATA LA TITOLARE DI UN ESERCIZIO COMMERCIALE A VIA BIANCAMANO, CHE IMPAURITA E' STATA SOCCORSA E POI COSTRETTA A DENUNCIARE IL FURTO; ALTRI COMMERCIANTI LAMENTANO LA PRESENZA COSTANTE DI SOGGETTI CHE INFASTIDISCONO I POTENZIALI CLIENTI E LAMENTANO CHE DINANZI ALLE RIMOSTRANZE ED AGLI INVITI AD ANDARE ALTROVE -RIVOLTI AI PREDETTI "PERSONAGGI"- RISCHIANO SEMPRE DISCUSSIONI E/O MINACCE.


Immagini del palazzo di proprietà della Banca d'Italia
vandalizzato da abusivi protetti dal Comune di Roma

A CIO’ SI AGGIUNGA IL FATTO CHE LA PRESENZA DI BUCHE SUI MARCIAPIEDI E' AUMENTATA E L'ILLUMINAZIONE IN LOCO E' SCARSA, PER NON PARLARE DEI PROBLEMI CONNESSI ALL'ASSENZA DI DOSSI SEMAFORI, SEGNALETICA PER LIMITARE LA VELOCITA’ NELLA ZONA.



LA CITTADINANZA CHE VIVE E LAVORA" IN LOCO" , E CHI PASSA CASUALMENTE, HA ESAURITO "LE SCORTE DI PAZIENZA"!



E STATO RICHIESTO L'INTERVENTO DELLE AUTORITA’ RESPONSABILI AFFINCHE':



1) INIBISCANO QUALSIVOGLIA POSSIBILITA’ DI VENDITA ILLEGALE E DI PRESENZA DI MALAVITA DI VARIO GENERE IN LOCO;

2) CURINO L'ILLUMINAZIONE, IL DECORO E LA VIVIBILITà DEL QUARTIERE, LIMITANDO I GRAVISSIMI E COSTANTI RISCHI PER L'INCOLUMITà FISICA, SOPRATTUTTO DI ANZIANI, DI DONNE E DEI BAMBINI;

3) RIPARINO LE BUCHE CHE OCCUPANO LA GRAN PARTE DEI MARCIAPIEDI E DELLE STRADE E COSTITUISCONO ULTERIORI INSIDIE PER L'INCOLUMITà DELLE PERSONE.

4) INTERVENGANO PER LIMITARE LA VELOCITà DEI MEZZI CHE SFRECCIANO A QUALSIASI ORA IN VIA CARLO FELICE, VIA BIANCAMANO E DINTORNI.



GLI ABITANTI E CHI LAVORA "IN LOCO", MIO TRAMITE, CHIEDERANNO ALLA COMPETENTE AUTORITà DI AUTORIZZARE UNA NUOVA ED ULTERIORE MANIFESTAZIONE, IN CUI CHIAMERANNO GIORNALISTI E PRODURRANNO ULTERIORE MATERIALE FINALIZZATO A DOCUMENTARE LA GRAVISSIMA SITUAZIONE.

IL PRESENTE ATTO SEGUE -OVVIAMENTE- TUTTE LE ULTERIORI DENUNCE ESPERITE, RIMASTE SENZA RISCONTRO.



SI SOLLECITA IL CONCRETO INTERVENTO DEI RESPONSABILI POLITICI, INVITANDOLI A COMPROVARE CON ATTI E NON CON "MERE PAROLE" IL LORO LAVORO.



SI INVITANO I POLITICI COMPETENTI -INOLTRE- A DIMOSTRARE UN MINIMO DI INTERESSE PER I SUDDETTI DRAMMI, IN QUANTO, PER EVENTUALI ED ULTERIORI EVENTI DANNOSI E CRIMINALI, CHE CREERANNO DANNI DI QUALSIVOGLIA TIPOLOGIA A CHICCHESSIA VERRANNO RITENUTI -DA TUTTI- COME I RESPONSABILI MORALI PER NON AVERE- PER COMPROVATA INERZIA- CONTRIBUITO AD EVITARE IL LORO VERIFICARSI.



SI CHIEDE L'IMMEDIATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI PER I FATTI SOPRA INDICATI E LA LORO PUNIZIONE.

SI CHIEDE DI ESSERE AVVISATI AI SENSI DELL'ART. 408 CPP.

CON RISERVA DI INTEGRAZIONE E/O PRODUZIONE E CON PERFETTA OSSERVANZA.






COMITATO DI QUARTIERE VILLA WOLKONSKY DI ROMA







giovedì 19 febbraio 2015

MARINO SPEGNE LE LUCI DELLA BELLEZZA ETERNA


Marino spegne le luci della bellezza ETERNA 
Tu quoque Brutus!

Marino pensa a castigare le auto blu dei politici che vanno a tutta velocità nell'autostrada di sua proprietà chiamata il vialone dei Fori Imperiali.

Farà dei dossi in modo che aumentino i costi di manutenzioni delle auto di Stato.

Mentre lui ride noi piangiamo ma non si vede perché siamo al buio, in castigo, nel bel mezzo dell'eterna bellezza di Roma.

Tre notti da lunedì 16 in poi abbiamo avuto il coprifuoco.

Ma poi l'ACEA Marino la darà ai Caltagirone?

Un po come le privatizzazioni IRI del cattocomunista Prodi.

Sono entrambi le nostre grandi bellezze.